baghera è detta bughy perchè "corta"; è una mezza persiana con la coda a fulmine che mi aiuta a badare a tutti gli amici/mici...

domenica 2 giugno 2019

GOCCIA

Il salvataggio
le prime pappe


i giochi





e finalmente le nanne


accettata subito da tutti
Bughy, la 'capocasa'

i due estremi, Pittino e Goccia
Nel tardo pomeriggio di domenica ho captato il suo pianto, proveniva da un vicino campo incolto e colmo di rovi.

Non ho esitato, ma ho agito come il mio istinto mi dettava, senza pensare troppo a quelli che avevo GIA' a casa o alle difficoltà da affrontare per l'inserimento della nuova arrivata ecc ecc.

Come si può abbandonare una creatura? Come si possono disperdere i mici, toglierli alla mamma e condannarli a morte certa?

Se non siamo in grado di aiutare, almeno non affondiamo chi ha bisogno!

Perché non l'hanno lasciata con sua madre?

E i tuoi fratellini...dove saranno?

Piccola Goccia, ti chiedo scusa per questo ma ti aiuterò a diventare grande...

5 commenti:

Sara ha detto...

Gatta fortunella! Anche Miro fu abbandonato in mezzo ai rovi, penso che chi l'ha fatto si è privato di un gatto del quale non è minimamente degno!

Alligatore ha detto...

Bellissima Goccia, con quei piedini bianchi che sembrano calzini. L'avevo già nontata sul tuo Instagram, ma ora che ne conosco la storia resto ancora di più incantato a guardarla, commosso ... ora la mostro a Elle. Buona notte Goccia
p.s. e brava Maura :)

Elle ha detto...

Ma che bel musetto simpatico!
Sai che io da piccola ero stata mandata ad abbandonare i gattini nati alla gatta di mia zia? Non so se te l'avevo già raccontato, mi aveva traumatizzato molto. Mia zia mi aveva dato una busta di plastica chiusa con un nodo, forse mi aveva pure detto che dentro c'erano i gattini, ma io non ci avevo pensato più di tanto: ero stata autorizzata a fare un giro in bici in campagna!
Mi ero fermata vicino a un muretto a secco e avevo lanciato la busta oltre il muro come da istruzioni. Penso sia stata l'ultima volta in vita mia che ho fatto una cosa senza chiedere perché e senza pretendere risposte. Quando la busta è volata dall'altra parte per la prima volta ha parlato e si è mossa: per tutto il viaggio era stata ferma e silenziosa, ma mentre volava i gattini hanno urlato. Mi viene la pelle d'oca a scriverlo.
Per un attimo ho pensato di scavalcare il muretto, ma senza pensarci oltre ho girato la bici e sono corsa via terrorizzata per quello che avevo fatto.
Come sai non amo gli animali d'appartamento, nel senso che preferisco che stiano fuori casa, e mi rendo conto che non so "gestirli", non so come comportarmi con loro oltre la carezzina e le moine. Ma non capisco le persone che abbandonano(o che fanno abbandonare ai bambini, ma all'epoca erano sicuramente altri tempi) gli animali. La violenza è sempre sbagliata, ed è uno dei motivi per cui ho deciso di essere vegana.
Ciao Maura, un abbraccio e grazie per quello che fai. E ciao Goccia :)
Ps. come sta Matilde?

elenamaria ha detto...

Oddio santo che meraviglia! Quanti gatti hai? Io sono a quattro. In casa. E quattro umnai. In casa. L'ultima arrivata si chiama Agostina, trovata ferita sul ciglio della strada. Sono tanti, in un appartamento. E neanche vanno tanto d'accordo. Si ignorano. baci e coccole a tutti.

Nella Crosiglia ha detto...

Fossero tutti come te mia adorabile amica...quanti poveri pelosoni abbandonati, torturati, fatti morire di stenti..quante cose abbiamo da imparare da loro.
Ti stringo forte e grazie ...Avanti così Goccia!