Non ci sono ancora buone notizie.
Da come vanno le cose non so quanti cani e quanti gatti riusciranno a salvarsi la vita da quell'inferno che è diventata oramai la terra in cui sono nati...
L'europarlamentare Andrea Zanoni che sta seguendo in prima persona questa orrenda vicenda ci chiede di tenere alta la pressione, di continuare a passarci parola perchè la strada è ancora in salita ma non possiamo mollare adesso.
Dobbiamo vincere questa battaglia!
Non dovrà ripetersi mai più un massacro simile, di così vaste proporzioni,perpetrato ai danni esseri viventi inermi ed innocenti!
Da come vanno le cose non so quanti cani e quanti gatti riusciranno a salvarsi la vita da quell'inferno che è diventata oramai la terra in cui sono nati...
L'europarlamentare Andrea Zanoni che sta seguendo in prima persona questa orrenda vicenda ci chiede di tenere alta la pressione, di continuare a passarci parola perchè la strada è ancora in salita ma non possiamo mollare adesso.
Dobbiamo vincere questa battaglia!
Non dovrà ripetersi mai più un massacro simile, di così vaste proporzioni,perpetrato ai danni esseri viventi inermi ed innocenti!
L'Ucraina ha sottoscritto recentemente la Convenzione europea sulla protezione degli animali da compagnia. Bene, adesso ne rispetti i principi e fermi per sempre le uccisioni di cani e gatti randagi nel Paese. Nonostante i proclami delle autorità locali che hanno assicurato nei mesi scorsi di aver fatto il possibile per fermare le uccisioni, i volontari continuano a raccogliere dalla strada o dai cassonetti carcasse di poveri animali morti. E' arrivato il momento di dire basta!
La Commissione europea ha risposto alla mia interrogazione parlamentare con la quale ho denunciato la folle mattanza di randagi in corso da mesi nelle cinque città che ospiteranno le partite dei campionati di calcio Euro 2012. Il Commissario Ue competente per il benessere degli animali John Dalli, mi ha fatto sapere che “in una lettera del 1 febbraio 2012 inviata alle autorità ucraine, il capo della delegazione Ue in Ucraina ha espresso sollecitudine per il trattamento dei cani randagi e ha chiesto informazioni sulle misure adottate dal governo per affrontare tale questione”. Questo perché, appunto, nonostante tutte le rassicurazioni formali, centinaia di randagi venivano ancora ammazzati a fucilate, bastonate o avvelenati senza pietà. E tutto questo, lo ricordo ancora una volta, con l'assurda scusa di “ripulire” le strade delle città in vista degli Europei di calcio, un business che secondo Kiev viene prima di tutto.
La Commissione europea mi ha confermato che fortunatamente l'Ue non cofinanzia il campionato europeo di calcio 2012 organizzato dall'UEFA ma che ha fornito solo un limitato sostegno tecnico avente essenzialmente lo scopo di ridurre al minimo i rischi per la salute e la sicurezza legati all'evento. Una notizia che non diminuisce la tragedia ucraina ma che almeno non ha visto i soldi dei contribuenti europei finire a pagare le pallottole dei fucili e dei bocconi avvelenati.
La buona notizia, confermata dalla Commissione, è proprio la recente ratifica da parte dell'Ucraina della Convenzione europea sulla protezione degli animali da compagnia, un'iniziativa gestita dal Consiglio d'Europa. Un passo nella giusta direzione che mi auguro non si trasformi in un manifesto delle buone intenzioni. La Convenzione a proposito è chiara: “Nessuno causerà inutilmente dolori, sofferenze o angosce ad un animale da compagnia” si legge nero su bianco. Adesso bisogna passare dalle parole ai fatti. Firmare una Convenzione non basta. Ogni politico che si rispetti deve mantenere le parole prese, e non è la prima volta che le autorità di Kiev promettono un'azione tempestiva a riguardo. D'altronde io sto ancora aspettando risposta alle lettere che ho scritto personalmente al Presidente Victor Yanokovych e al Premier Mykola Azarov ucraino per chiedere un intervento deciso e immediato atto a fermare queste terribili uccisioni.
E noi cosa possiamo fare? Mantenere alta la soglia di sorveglianza della comunità internazionale (e italiana) è uno strumento indispensabile per spingere chi di dovere a mantenere fede agli impegni presi. La pressione internazionale, grazie soprattutto all'impegno di associazioni e volontari e al tam-tam su Internet, ha fatto luce sullo sterminio di massa ucraino che rischiava di passare inosservato nel mainstreaming dei grandi media. Nel corso del ciclo di conferenze che ho organizzato in Italia con fotoreporter e delegato Oipa Andrea Cisternino e della volontaria ucraina Alina Kostenko per parlare degli orrori ucraini, mi sono convinto ancora di più dell'importante ruolo che tutti noi possiamo giocare in questa battaglia.
Dal canto mio, in Europa, continuerò a fare il massimo affinché quello che sta succedendo in Ucraina cessi prima possibile e non ricapiti mai più
Andrea Zanoni
La Commissione europea ha risposto alla mia interrogazione parlamentare con la quale ho denunciato la folle mattanza di randagi in corso da mesi nelle cinque città che ospiteranno le partite dei campionati di calcio Euro 2012. Il Commissario Ue competente per il benessere degli animali John Dalli, mi ha fatto sapere che “in una lettera del 1 febbraio 2012 inviata alle autorità ucraine, il capo della delegazione Ue in Ucraina ha espresso sollecitudine per il trattamento dei cani randagi e ha chiesto informazioni sulle misure adottate dal governo per affrontare tale questione”. Questo perché, appunto, nonostante tutte le rassicurazioni formali, centinaia di randagi venivano ancora ammazzati a fucilate, bastonate o avvelenati senza pietà. E tutto questo, lo ricordo ancora una volta, con l'assurda scusa di “ripulire” le strade delle città in vista degli Europei di calcio, un business che secondo Kiev viene prima di tutto.
La Commissione europea mi ha confermato che fortunatamente l'Ue non cofinanzia il campionato europeo di calcio 2012 organizzato dall'UEFA ma che ha fornito solo un limitato sostegno tecnico avente essenzialmente lo scopo di ridurre al minimo i rischi per la salute e la sicurezza legati all'evento. Una notizia che non diminuisce la tragedia ucraina ma che almeno non ha visto i soldi dei contribuenti europei finire a pagare le pallottole dei fucili e dei bocconi avvelenati.
La buona notizia, confermata dalla Commissione, è proprio la recente ratifica da parte dell'Ucraina della Convenzione europea sulla protezione degli animali da compagnia, un'iniziativa gestita dal Consiglio d'Europa. Un passo nella giusta direzione che mi auguro non si trasformi in un manifesto delle buone intenzioni. La Convenzione a proposito è chiara: “Nessuno causerà inutilmente dolori, sofferenze o angosce ad un animale da compagnia” si legge nero su bianco. Adesso bisogna passare dalle parole ai fatti. Firmare una Convenzione non basta. Ogni politico che si rispetti deve mantenere le parole prese, e non è la prima volta che le autorità di Kiev promettono un'azione tempestiva a riguardo. D'altronde io sto ancora aspettando risposta alle lettere che ho scritto personalmente al Presidente Victor Yanokovych e al Premier Mykola Azarov ucraino per chiedere un intervento deciso e immediato atto a fermare queste terribili uccisioni.
E noi cosa possiamo fare? Mantenere alta la soglia di sorveglianza della comunità internazionale (e italiana) è uno strumento indispensabile per spingere chi di dovere a mantenere fede agli impegni presi. La pressione internazionale, grazie soprattutto all'impegno di associazioni e volontari e al tam-tam su Internet, ha fatto luce sullo sterminio di massa ucraino che rischiava di passare inosservato nel mainstreaming dei grandi media. Nel corso del ciclo di conferenze che ho organizzato in Italia con fotoreporter e delegato Oipa Andrea Cisternino e della volontaria ucraina Alina Kostenko per parlare degli orrori ucraini, mi sono convinto ancora di più dell'importante ruolo che tutti noi possiamo giocare in questa battaglia.
Dal canto mio, in Europa, continuerò a fare il massimo affinché quello che sta succedendo in Ucraina cessi prima possibile e non ricapiti mai più
Andrea Zanoni
7 commenti:
Ma che vuol dire che lo fanno per gli Europei di calcio? Ma ci rendiamo conto dell'assurdità e gravità della cosa?
Forse no, purtroppo...
Trattano gli animali come dovrebbero essere loro trattati!
Non riesco ad immaginare che atmosfera surreale regni in questi paesi, pieni di persone povere dentro, i cui rappresentanti di governo non dimostrano di essere da meno.
Spero con tutto il cuore che tutto finisca, anche lo sport in nome del quale si sta compiendo questo massacro!
Mi sembra una cosa assurda... veramente incredibile come si possa raggiugnere certi livelli. Non ho parole.
Sono senza parole, ho i brividi. Non è l'unico paese al mondo ad essere così retrogrado però.
@Alligatore
Bisogna trovarne tante, invece...
@Kylie
Hai ragione, per contro anche noi in Italia non scherziamo.
Certo non siamo a questi livelli, ma se pensiamo che in una zona protetta, nella foresta del Cansiglio (TV),si ammazzano cervi e cerbiatte gravide...
Questo purtroppo è solo uno degli ultimi casi incomprensibili, dove si prendono provvedimenti osceni prima di considerare tutti i vari interventi alternativi!
L'Europa unita dei mostri e degli speculatori.
@Sara
Ma, esistono ancora persone con dei valori dentro?
Credo che noi, gente umile e dignitosa, siamo la cura.
Non dobbiamo credere di essere presuntuosi nel pensarlo!
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